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La mia Naranji che spettacolo

Questa birra nasce da una ricetta già sperimentata e consolidata , che ora ogni Homebrewer potrà sperimentare.

Il risultato desiderato si ottiene dopo qualche mese di maturazione e la birra darà il meglio di sè tra i sei mesi e l’anno di imbottigliamento.

E’ una birra che risulta gradita al palato e al naso di chi ama la birra , di chi la degusta con passione, di chi sa che si fa birra in casa ma non sa cosa si puo’ ottenere per qualità aromi e profumi, che sia una birra che faccia avvicinare anche gli scettici a questa bevanda ancora poco valorizzata nella sua capacità espressiva e artistica, una birra che se fatta con il cuore ti ricambia.

NARANJI

Naranji 2013

Dimensione cotta: 81,0

Mosto in bollitura: 88,0

Grani totali (gr.): 20180

OG prevista: 1,061

Plato: 15,0

EBC previsto: 13

IBU prevista: 23

Efficienza: 80 %
Bollitura: 70 minuti

Malti e Zuccheri

Pilsener 64,4% – 1,038 – Ebc 3
Munich Malt 17,3% – 1,037 – Ebc 22
Honey 11,9% – 1,032 – Ebc 0
Cara-Pils Dextrine Malt 5,9% – 1,033 – Ebc 4
Special B Malt 0,4% – 1,030 – Ebc 310

Luppoli (170 gr.) e Spezie ( 115 gr.)

Amarillo Gold Pellet AA 8,2 % – 70 min.
Cascade Pellet AA 5,1 % – 25 min.
Hallertauer Mittelfruh Pellet AA 4,0 % – 15 min.
Amarillo Gold Pellet AA 8,2 % – 10 min.
Corriander Seed Spice 15 min.
Sweet Orange Peel Spice 15 min.
Karvi cumino dei prati Spice 15 min.

Lieviti

SafBrew Specialty Ale T-58

Mash

Step a 52°c per 10 min
Step a 62°c per 15 min
Step a 70°c per 30 min
Mash Out

Fermentazione Primaria a 24-25°c per 5 giorni
Fermentazione secondaria a 20-21°c per 6-7 giorni

Maturazione a 20°c per 4 settimane

naranji

Buon divertimento.

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La nostra Blonde prende vita

Supponiamo di volere fare 23 litri a una densità OG di 1.065. Utilizzando la formula GU = litri totali * densità finale = 1495, avremo il valore di Gravity Units che ci dovranno dare i malti da noi prescelti e poi utilizzati in fase di mash.
Ma non è sufficiente.
Ipotizzando una efficienza del 70%, un valore buono per un homebrewer possiamo calcolare sia la quantità dei malti da utilizzare che il loro apporto in GU per arrivare alle 1495 GU previste dalla nostra ricetta.

malti gu

Il calcolo per avere le GU per ogni malto si ottiene utilizzando una piccola e semplice formula :

GU malto = malto % * GU totali previste

Per avere invece la quantità da inserire nel mash :

Peso malti = GU totali * (SG malto * 10) * efficienza sistema

Invece per ogni ingrediente, tipo zucchero o miele per esempio, che introdurremo nella fase di bollitura la formula sarà la stessa ma il valore dell’efficienza sarà = 1

sugar

Voglio ricordare che le GU calcolate sull’ipotesi di stesura della nostra ricetta è calcolata sulla SG potenziale dei malti non tenendo conto della efficienza del nostro sistema, mentre le GU calcolate per arrivare alle GU densità totale da ottenere come target finale tiene invece conto nel calcolo dell’efficienza per avere le quantità utili e necessario al raggiugnimento degli obiettivi prefissati.

Quello che risulta evidenti dai conteggi fin qui proposti è che c’è differenza di GU dal progetto iniziale con la ipotesi dei malti da noi pensata ovvero GU 1616 per un totale di Kg. 5,369 rispetto a quanto poi calcolato ed effettivamente necessario per il target finale di GU 1495 che con una efficienza del 70% necessita di Kg. 7,040 comprendenti i 240 grammi di zucchero candito da aggiungere in boil per un totale appunto di GU pari a quelle previste dai calcoli effettuati, in pratica un 31% in più di malti e zucchero rispetto a quanto noi avremmo potuto utilizzare secondo le nostre convinzioni.

Quindi con due semplici calcoli e utilizzando un foglio excel, in pochi minuti saremo riusciti ad avere la quantità corretta dei malti da utilizzare per avere la densità da noi voluta nel fermentatore dopo il raffreddamento del mosto.
Riassumendo costruiamo la nostra ricetta, ipotizzando i malti nella quantità da noi ipotizzata, calcolata la % nella nostra lista di ingredienti applicando questi semplici passaggi saremo in grado di avere i malti da inserire nel nostro mash e iniziare il processo di birrificazione.

aggiunta acqua

Ora dobbiamo sapere quanta acqua di sparge ci serve per la filtrazione e per tutto il processo per avere in bollitura e alla fine i litri previsti nel nostro fermentatore.
Ma questa è un’altra storia.

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Impostiamo la nostra ricetta

Nel metttere giù la nostra ricetta per la birra che vogliamo fare dobbiamo porci degli obiettivi da centrare quali la OG (Original Gravity), l’amaro (IBU) dovuto all’utilizzo del luppolo e sempre grazie al luppolo il profilo aromatico desiderato e non per ultimo scegliere un lievito adatto per la tipologia di birra che intendiamo birrificare.

apa web

Proviamo a fare una birra semplice : una belgian ale BLONDE, che troveremo alla voce 18a nell’elenco del BCJP, i cui parametri dovranno rientrare nei range qui definiti.
La OG dovrà essere compresa tra 1,062 e 1,075, la FG (final gravity) tra 1,008 e 1,018, le IBUs potranno variare da 15 a 30 secondo i nostri gusti, il colore tra 8 e 15 EBC ( SRM 4-7) e il grado alcolico ABV% tra 6 e 7,5.
Dati gli obiettivi per l’impostazione della nostra ricetta dobbiamo ora capire quali malti e luppoli possiamo utilizzare.
Per avere un parametro di confronto ricordo alcune delle Blonde più facili da reperire in commercio e che sicuramente avrete avuto occasione di assaggiare : Grimbergen Blond, Leffe Blond,La Trappe (Koningshoeven) Blond e Affligem Blond.

la mia 56

Sono birre dal profilo aromatico leggermente maltato e dolce quasi mieloso che finisce in note secche nel finale, note terrose e appena piccanti, per avere toni fruttati che possono ricordare l’arancia o il limone.
Il colore deve essere chiaro direi dorato, con una schiuma persistente e compatta, si possono usare luppoli americani per contrastare il dolce dei malti.
Possiamo dire che ricorda alla fin fine una Tripel anche se un po’ più dolce e meno amara, un profilo pulito quasi a ricordare talora una lager : tra gli ingredienti tipici troviamo malto Pils belga, malti aromatici, zucchero, dei ceppi di lieviti belgi che producono alcool complessi, composti fenolici ed esteri profumati, luppoli nobili come Styrian Goldings o East Kent Goldings, anche se ci si può divertire a utilizzare luppoli diversi dal profilo simile.
Non vi sono spezie che tradizionalmente sono utilizzate nelle birre belghe, anche se grazie agli ingredienti e ai sottoprodotti della fermentazione vi può dare l’impressione di una qualche speziatura (spesso vi sono sentori di arance o limoni).

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Naranji , l’ultima sfida

Domenica 13 gennaio 2013, insieme al fidato Enrico Bellio valido aiuto e sostegno nonchè fotografo, abbiamo brassato la mitica NARANJI, birra oramai per me entrata di diritto nella mia storia di homebrewer di lungo corso.

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Non so più davvero quante cotte io abbia fatto, però quando realizzo questa ricetta mi emoziono in maniera davvera intensa e poi resto in apprensione fino all’apertura della prima bottiglia per l’assaggio : sono emozioni quasi irripetibili, che non provo con nessuna delle altre mie birre.

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La giornata si presenta fredda e assai ventilata, si opera all’esterno ma non temiamo nulla nemmeno la pioggerellina che ci accompagnerà nelle fasi di pulizia.
Si inizia verso le 9.30 a preparare tutto, si frantumano i grani, si manda in temperatura l’acqua per l’immisssione dei fiocchi e si inizia il mash vero e proprio con l’inserimento graduale dei grani.

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Step dopo step si arriva allo sparge e alla filtrazione che procedono senza intoppi per iniziare con celerità nonostante il tempo avverso la fase di bollitura che oltre a una gittata iniziale di luppolo, prevede gittate multiple negli ultimi venti minuti insieme alle spezie e al miele di arancio delle montagne trentine.

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Grazie invece alle temperature esterne la fase di raffreddamento del mosto tramite serpentina in acciaio inserita nella pentola avviene in meno di 20 minuti, si passa al trasferimento del mosto nel fermentatore in acciaio e alla successiva inoculazione del lievito in precedenza reidratato a dovere e già bello attivo.
Si passa alle operazioni di pulizia e l’opera si completa poco prima delle ore 18.00, in totale 8 ore e mezza con la situazione ritornata identica e pulita come se non avessimo mai fatto nulla.

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La fermentazione inizia vivace e in tre giorni risulta già praticamente conclusa, in quinta giornata si effettua il travaso e in decima giornata ultimo travaso, dopo avere lasciato al freddo per 48 ore per favorire la sedimentazione delle parti corpuscolate,e quindi l’imbottigliamento perchè possa essere pronta per l’aperbeer in occasione della cena con il mastro birraio AGOSTINO ARIOLI che si terrà il primo marzo e di cui troverete info sia sul sito della brasseria veneta www.brasseriaveneta.org sia sulla nostra newsletters che presto sarà disponibile per tutti.

Naranji 2013 etichetta

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