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HOMEBREWER PER CASO

Dopo mesi di intenso lavoro ecco finalmente su carta il mio nuovo libro HOMEBREWER PER CASO, un libro diario che viaggia tra le emozioni di un appassionato che vuole raccontare e far conoscere a tutti la sua passione.

Nel libro capirete e saprete che si diventa Homebrewer per caso, che anche in una cucina di casa si può fare birra con la metodologia ALL GRAIN, la stessa utilizzata dai microbirrifici e dai birrai veri.

Passo passo seguendo la narrazione dal primo kit alla prima ricetta All Grain imparerete e conoscerete le modalità, i passaggi fondamentali con dati tecnici e l’attrezzatura necessaria per riuscire a produrvi la birra a casa vostra con le proprie mani.

Nella seconda parte del libro ci sono le ricette costruite dai più conosciuti e apprezzati birrai italiani per gli appassionati homebrewer con la possibilità di poterle fare anche nella versione E+G.

E’ un libro che spero possa essere utile a chi si avvicina all’homebrewing, a chi non sa come si possa produrre una birra in casa e anche a chi non appassionato invece possa diventarlo.

Il libro presto sarà disponibile su tutti i più importanti deastore online, ma è possibile riceverlo anche direttamente dall’autore richiedendo info con una semplice mail a brasseriaveneta@gmail.com

Per finire i primi commenti entusiastici di chi ha già ricevuto il libro :

Daniele : “Libro arrivato. Grazie cuore… anche per la dedica!! di cuore…”

Marco : “Buondì Antonio, ricevuto questo istante il tuo libro, e sono rimasto molto soddisfatto della tua finale realizzazione della copertina e scelta del Font. Ho sfogliato velocemente il libro e non vedo l’ora stasera di metterci sopra gli occhi lasciandomi nell’incanto del profumo della carta appena stampata e delle buone parole che si vestono sopra di essa. Grazie”

Ernesto è entusiasta : “Antonio…..sono arrivati!!! Bellissimi!! Tra l’altro, la copertina di “Homebrewer per caso” è elegantissima!!! Grazie!!”

Fabrizio mi scrive : “Carissimo Antonio, sono qui a ringraziarti per i libri, ricevuti oggi e già sono rimasto molto colpito, positivamente colpito, si vede da subito che chi li ha scritti lo ha fatto con grande cura e passione. Confido che non ti fermerai a queste due prime opere ma continuerai con altre, se così fosse … hai trovato un “cliente” !
Mi metterò subito a leggere, solo sfogliando ho già trovato alcuni spunti per i miei modesti futuri lavoretti. A presto e ancora grazie.
Fabrizio.”

Ecco … con questo la presentazione del mio libro è finita ! Chi volesse info mi scriva e io ad ognuno al più presto risponderò.

 

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Torna il Birraio a Villa Braida

Riprendiamo gli appuntamenti a Villa Braida con il Birraio il 23 Marzo 2012 per festeggiare un socio e un amico PIERLUIGI CHIOSI, che anche questa anno con la nuova creazione la Montinera (Imperial Stout) ha vinto il primo premio al Salone della Birra di Rimini 2012 appuntamento nazionale dei micorbirrifici italiani e degli adetti ai lavori.

Potremo assaggiare non solo la Montinera ma anche la Santa Giulia, prima nel 2011 e di nuovo premiata nel 2012 come 4a della sua categoria.

Il laboratorio che si svolgerà dalle ore 18.20 alle ore 19.30 ( accesso dalle ore 18.00) sarà interessante e ricco di sorprese per la possibilità di assaggiare birre novità e sentire dalla viva voce di Piggiu le creazioni presentate e come nascono. I posti sono limitati a 30 e le prenotazioni a oggi sono 23 ( basta inviare una mail a brasseriaveneta@gmail.com).

La Cena è stata studiata insieme allo chef di Villa Braida in modo che la cucina e la birra possano trovare il loro giusto “matrimonio” in una esaltazione di gusti e “armonia” per soddisfare anche il palato più esigente : nel manifesto qui sotto potete leggere cosa potreste perdere.

La cena è prenotabile sia inviando una mail a brasseriaveneta@gmail.com sia telefonando allo 041-457222 e il costo a persona è di 35€ .

 

La serata sarà ricca e piena di sorprese, conosceremo e scopriremo come si fa la birra artigianale e come nascono le creazioni originali sfruttando anche prodotti locali oltre a momenti particolari che creeranno una suggestiva atmosfera.

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La cotta : parte quarta

SPARGE E FILTRAZIONE

Inizia ora una delle fasi più difficile per l’homebrewer che cerca di produrre la sua birra casalinga.

Prima di continuare voglio ricordarvi che nella fase di mash, in base alle temperature degli step di ammostamento scelti, avrete già impostato la vostra futura birra per quanto riguarda alcool corpo e residuo zuccherino.

 

Lo sparge non è altro che la aggiunta di acqua a 76-78°c ai nostri grani che hanno finito l’ammostamento, acqua che servirà a lavare bene le nostre trebbie per raccogliere la maggior quantità di zuccheri prodotti dalla saccarificazione ovvero dalla conversione degli amidi presenti nei nostri grani frantumati ma protetti dalle glumelle che faranno anche da “filtro” indicando il percorso all’acqua per la successiva fase di filtrazione.

La filtrazione vera e propria è la raccolta del nostro mosto ricco di zuccheri fermentescibili e non fermentabili ( maltodestrine) che dalla pentola di mash munita di bazooka raggiungerà la pentola di boil per la fase che ci permetterà di aggiungere aromi e di dare amaro alla nostra birra finita.

I primi due litri del mosto usciranno molto torbidi, li raccoglierete in un contenitore a parte e lo reimmetterete nella nostra pentola di mash:

il mosto che uscirà ora sarà limpido e destinato alla bollitura.

 

 

La velocità di filtrazione non deve essere troppo veloce per permettere all’acqua di lavare bene le nostre trebbie, in genere non si deve andare oltre l’ora di filtrazione e la velocità potrà essere regolata tra 1 e 2 litri al minuto a seconda di come è strutturato il vostro impianto.

 

In genere la raccolta del mosto si deve fermare a una densità non inferiore ai 3 gradi plato o a 1.012 SG  e mai inferiore ai 1.010 in ogni caso per non estrarre tannini o sostanze indesiderate che “arricchirebbero” la nostra birra di aromi non proprio adatti a una piacevole sensazione di gusto e olfatto.

Altro dato importante è il ph : non si deve scendere per il motivo sopra indicato con la densità, ad un ph inferiore a 5,5 che permetterebbe appunto l’estrazione non solo di zuccheri ma anche di altri prodotti decisamente non graditi al nostro mosto.

Nel mosto generalmente 1/4 circa degli zuccheri presenti non verrano demoliti dal lievito e trasformati in alcool, per tale motivo è importante avere la densità iniziale del nostro mosto preboil per sapere quale sarà la densità finale perchè la nostra OG  è quel valore che ci sarà di grande utilità nella fase di fermentazione per capire come procede quest’ultima delicata e importante fase.

 

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Il mio blog

Da oggi inizio un diario brassicolo che vuole raccontare la mia esperienza di homebrewer, descrivendo e raccontando una passione nata per caso che oggi mi da molte soddisfazioni.

Chi ha voglia di entrare in questo mondo appassionante mi segua e piano piano si accorgerà che non è difficile fare la birra in casa.

Piano piano ho imparato anche a fare le etichette, e vi assicuro che per uno come negato a usare programmi anche semplici di grafici alla fine è diventato un gioco assai piacevole.

L’etichetta spesso rappresenta la parte più immediata nel momento in cui voi presentate la vostra bottiglia di birra ad amici conoscenti e curiosi.

All’inizio è sicuramente importante imparare a fare una buona birra, poi i particolari di presentazione e per la degustazione diventano un aspetto sicuramente che predispone bene chi si avvicina al prodotto da voi realizzato con tanta passione che può all’inizio suscitare diffidenza.

 

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