Qui iniziamo un percorso che ci porterà con le foto a capire e a vedere i passaggi fondamentali che ci permetteranno di realizzare la nostra ricetta in modo che diventi birra buona da bere e da far bere.

LA RICETTA :

Ci sono moltissime ricette in rete, però lo svantaggio è di non conoscere chi l’ha fatta e di non avere nessun riscontro pratico e di dati tecnici reali. Possiamo ripetere e brassare ricette di amici homebrewer che conosciamo oppure studiando le ricette che troviamo nei siti dedicati all’argomento provare a stilare ex novo una ricetta a nostro piacimento e intuito.

La ricetta deve essere equilibrata in tutti i suoi ingredienti:  malti, luppoli, acqua, eventuali aggiunte di spezie o altro e scegliere il giusto lievito che sarà determinante per il risultato finale.

Impostare la ricetta quindi pensando al colore, all’aroma, all’amaro voluto; se si fa riferimento a uno stile preciso OG nei parametri richiesti per poi calcolare sulla base dell’attenuazione reale il grado alcolico che avrà la nostra birra.

L’efficienza non è importantissima ai fini pratici, ma è utile sapere cosa ci permette il nostro impianto per calcolare gli ingredienti per arrivare ai parametri impostati nella nostra ricetta.

Una volta stabiliti i malti da utilizzare, si passa alla loro “frantumazione” utilizzando il mulino che abbiamo.

 

Come potete vedere da queste immagini i grani risultano frantumati in modo tale che durante il mash gli amidi contenuti al loro interno, protetti dal “guscio” (le glumelle) potranno saccarificare convertendosi in zuccheri utili per la fermentazione del nostro mosto.

Bene a questo punto passiamo alla fase di mash.

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